Dicono che Parigi sia una delle città più romantiche del mondo, se non proprio la più romantica; abbiamo quindi deciso di visitare questa metropoli per capire quanto di vero c’è in questa affermazione.
Credo sia corretto utilizzare etichette come “la più romantica” non solo strettamente per l’iconica immagine degli innamorati che passeggiano lungo la Senna, ma anche per le sensazioni che solo questa città sa regalare.
Parigi ha un fascino tutto suo che non potrete trovare in nessuna altra città: i profumi con sentori street-food e crêpes provenienti dalle bancarelle durante le vostre passeggiate, gli abitanti con i loro stili di vita/moda unici al mondo, le strette vie di Montmartre… non dimentichiamoci poi di quell’onnipresente mania di perfezionismo architettonico e maestosità presente in tutta la capitale!
Se non è una forma di romanticismo tutto questo, cosa lo è allora?
Abbiamo dedicato relativamente poco tempo al nostro viaggio, purtroppo, tre giorni sono pochi per visitare come si deve una metropoli di questo calibro e servirebbero come minimo due settimane per visitare con calma ogni angolo di Parigi.
C’è da dire però che in un week-end siamo riusciti comunque a visitare i principali punti d’interesse e ad avere un assaggio di quella vita parigina che tanto ci incuriosiva.
Se è vero che esiste l’amore a prima vista allora state certi che tre giorni basteranno per farvi innamorare di questa città!
- 1. Notre-Dame e Saint Chapelle
- 2. Pantheon di Parigi
- 3. Tour Eiffel
- 4. Museo del Louvre
- 5. Giardino delle Tuileries e Museo de l’Orangerie
- 6. Gallerie Lafayette
- 7. Champs Elysees e Arco di Trionfo
- 8. Piazza Trocadero
- 9. Giardini di Lussemburgo
- 10. Quartiere di Montmartre e Basilica del Sacro Cuore
- 11. Tomba di Napoleone



TIPS
Clima
Il clima di Parigi è prevalentemente temperato e risulta essere molto influenzato dall’atlantico.
In estate potreste trovare temperature molto alte mentre in inverno non è difficile incappare in giornate gelide.
Le medie vanno dai 4° a Gennaio ai 20°/25° di Luglio.
Le precipitazioni invece non sono un problema, siamo sui 650 mm all’anno e sono ben distribuiti in tutti e 12 mesi.
Noi abbiamo scelto di intraprendere questo viaggio in Maggio e devo dire che, essendo nel bel mezzo della primavera, le temperature erano a dir poco perfette.
Potrebbe essere un’ottima idea visitare Parigi anche in autunno nel pieno del cambio dei colori, dal verde all’arancione.
Se invece siete degli amanti del freddo anche Dicembre è una buona soluzione, dicono che visitare Parigi durante le festività natalizie sia uno spettacolo di luci e addobbi.
Trasporti
Essendo la capitale francese, Parigi, da la possibilità di essere raggiunta tramite ben tre aeroporti: Charles de Gaulle, Orly e Beauvais.
Charles de Gaulle è il principale scalo della capitale e dista circa 25 km dalla città.
Essendo l’hub di Air France è da qui che partono tutti i voli verso le destinazioni della compagnia francese.
Per raggiungere il centro città il mezzo più rapido è il treno, il tragitto dura circa 25/30 minuti con una frequenza di corsa ogni 10 minuti e arrivo in centro a Gare du Nord.
L’aeroporto di Orly è quello che abbiamo scelto noi come punto di arrivo e con i suoi 17 km di distanza è il più vicino al centro di Parigi.
Come collegamenti di trasporto è possibile fare affidamento sulle linee di autobus Le Bus Direct e Orlybus.
Noi invece per raggiungere il cuore della città abbiamo scelto un’altra soluzione: prendere prima la metropolitana leggera Orlyval per raggiungere poi la stazione ferroviaria di Antony, da qui tramite treno potrete arrivare fino al quartiere universitario in centro per poi spostarvi con metro o tram.
L’aeroporto di Beauvais invece risulta essere quello più scomodo e difficile da raggiungere, non a caso dista circa 80 km dal centro di Parigi.
Per quel che riguarda gli spostamenti in centro città avrete una moltitudine di mezzi a disposizione: bus, taxi, metro, risciò, tram e tanto altro.
Il mio consiglio è quello di acquistare direttamente in una stazione ferroviaria o alla prima metro un abbonamento per i trasporti pubblici della durata pari ai giorni di vostra permanenza e che copra le varie “fasce” in cui possa essere utilizzato.
Con questo utilizzate quanto più potete la metro, è veramente ben organizzata e da la possibilità di raggiungere comodamente qualsiasi luogo della città.
Una volta raggiunta l’area di vostro interesse, invece, spostatevi a piedi; Parigi ha un infinità di cose da offrirvi e il miglior modo per scoprirle è proprio camminando.
Fidatevi, non ne resterete delusi.
Dove dormire
Noi ci siamo appoggiati ad Airbnb per la ricerca di una soluzione adatta a noi.
C’è da dire che, come per tutte le altre città, le offerte sono veramente numerose e varie; con qualsiasi altro sito come Booking, Expedia, Trivago non faticherete a trovare la soluzione più adatta a voi.


Il nostro tour
1° Giorno
Finalmente è giunto il momento che tanto aspettavamo, visitare una nuova metropoli europea.
Era da parecchio che mi girava per la testa l’idea di visitare Parigi e appena abbiamo avuto l’occasione abbiamo approfittato dei voli primaverili da Venezia a Orly per soddisfare questo desiderio.
Appena arrivati all’aeroporto di Orly capisco immediatamente ciò che alcune persone mi dicevano relativamente la grandezza di questa struttura e l’unico aggettivo con la quale lo descriverei è ENORME.
Per spostarsi tra i vari terminal utilizziamo il comodo servizio di trasporto interno Orlyval e proprio grazie ad esso raggiungiamo la stazione ferroviaria di Antony.
Qui abbiamo la possibilità di acquistare il comodo abbonamento della durata di tre giorni da poter utilizzare su tutti i mezzi di trasporto pubblici all’interno delle fasce metropolitane scelte in fase d’acquisto.
Grazie ad esso abbiamo avuto la possibilità di utilizzare infinite volte la metro senza limiti di accessi e orari, direi una soluzione perfetta!
Verso mezzogiorno arriviamo finalmente al nostro hotel e dopo aver sistemato i bagagli siamo finalmente pronti per esplorare questa fantastica città.
Cominciamo la nostra visita a Parigi proprio dalle isole île de la Citè e île Saint Louis.
Esse si trovano proprio nel bel mezzo della Senna, il più importante fiume francese, e sono le uniche ad essere naturali.
Ile de la Citè è la più grande ed è collegata al resto della città da ben nove ponti e risulta essere il primo insediamento umano di Parigi.
Essendo stato anche il primo fulcro religioso della città avrete modo di vedere, nonché visitare, la famosissima Cattedrale di Notre-Dame.
Purtroppo durante il periodo del nostro viaggio non ci è stato possibile visitarla a causa dei lavori di ristrutturazione atti a ripristinare la maestosità di questo luogo andata perduta dopo il disastroso incendio del 2019.
Ne osserviamo comunque la magnificenza dall’esterno e proseguiamo per la nostra prossima tappa del tour: Saint Chapelle.


Saint Chapelle è una tappa obbligatoria del viaggio e visitare l’interno di questa chiesa è un esperienza magica.
Posta dietro al palazzo della Conciergerie, l’antica prigione che volendo potreste visitare subito dopo.
Re Luigi IX la fece costruire nel XI secolo per ospitare e proteggere una preziosa reliquia cristiana: la corona di spine.
L’intero edificio è stato costruito su due livelli di altezza, una cappella inferiore e una superiore.
La cappella inferiore era quella destinata al popolo mentre la superiore era destinata alla famiglia reale ed è proprio all’interno di quest’ultima che resterete incantati dai colori e dalla luminosità delle altissime vetrate che fanno da contorno all’intera cappella.
Perdiamo letteralmente la cognizione del tempo osservando queste opere d’arte e dopo mezz’ora decidiamo di uscire per continuare la nostra visita.



Passiamo il nostro tempo passeggiando per il quartiere latino che trae il suo nome dall’uso esclusivo della lingua parlata durante i corsi universitari e nelle scuole della zona.
Vero e proprio fulcro di università e istituti risulta essere un centro nevralgico per l’istruzione e le manifestazioni sociali.
Proprio in questo quartiere scegliamo di visitare il Pantheon di Parigi, il magnifico monumento alto 83 metri che dal 1920 è diventato monumento storico.
Pensate che questo, prima di diventare un mausoleo di vari personaggi famosi che hanno segnato la storia francese, era una chiesa costruita a seguito di un voto che lo stesso Luigi XV aveva fatto nel 1744.
Il voto affermava che se fosse guarito da una grave malattia avrebbe costruito un’enorme chiesa dedicata a Sainte-Geneviève.
Accedervi è un privilegio ed è uno dei luoghi più mastodontici di Parigi, fin dall’attesa per la biglietteria durante la quale sosterete tra le enormi colonne poste presso l’entrata esterna fino ai suoi magnifici interni vi sentirete piccoli piccoli.
Sempre al suo interno troverete i resti di molti personaggi famosi tra cui Voltaire e Jean Jacques Rousseau!






Dopo quattro passi nei quartieri di Montparnasse e Saint Germain decidiamo di spingerci fino al punto più famoso ed iconico di Parigi, la Tour Eiffel.
Una volta raggiunto l’enorme giardino in prossimità di Champ de Mars resto affascinato dal tramonto alle spalle della torre e dall’aria di festa nell’aria che anticipa il weekend.
L’intero parco è zeppo di persone stese sull’erba con amici e familiari, una spensieratezza che da tempo non vedevo!
Decidiamo di attendere anche noi il momento magico in cui la Tour Eiffel si illumina, dovete sapere che ogni giorno dal tramonto all’una di notte la torre per i primi cinque minuti di ogni ora viene costellata da un tripudio di luci scintillanti che la fanno risplendere in ogni modo possibile.
Un vero e proprio spettacolo che toglie il fiato; anche solo una serata come questa vale tutto il viaggio.
Restiamo ancora per un pò a goderci questo spettacolo certi che anche la giornata seguente sarà colma di sorprese.



Giorno 2
Oggi ci svegliamo super carichi per trascorrere un’intera giornata all’insegna dell’esplorazione di questa città.
E’ sabato mattina e prima delle 9.00 Parigi è deserta e adoro quando una metropoli come questa, solitamente caotica, sa regalare momenti di tranquillità inaspettati.
Prendiamo la metro, sgombra dai soliti pendolari che la affollano, e alla prima fermata andiamo subito alla ricerca di una brasserie: non potevamo farci mancare una classica colazione a base di pan e chocolat con cappuccino.



Dopo esserci ristorati la prossima destinazione è il Louvre, uno dei più celebri musei al mondo e il primo per numero di visitatori (9,6 milioni nel 2019).
Questa ex residenza reale, adibita negli anni a museo, è una fermata obbligatoria di Parigi.
Noi in questo viaggio abbiamo scelto di non visitarlo, purtroppo una visita completa del museo ci avrebbe impegnato minimo una giornata intera e, avendo poco tempo a disposizione, abbiamo scelto di usufruire del nostro tempo per visitare molti altri luoghi.
Di prima mattina il Louvre è magico, nello specifico osservare le moderne piramidi di vetro incastonate in un contesto d’architettura proveniente da secoli prima è una cosa che mi ha affascinato particolarmente.
Nel frattempo la fila d’ingresso al museo cresce in maniera esponenziale e nel giro di mezz’ora la piazza è gremita di turisti perdendo quella pace che pochi attimi prima ci stava cullando.



Proseguiamo il nostro cammino nel vicino Giardino delle Tuileries e proprio qui raggiungiamo il Musèe de l’Orangerie, un museo di pittura impressionista e post-impressionista.
Pensate che l’edificio fu costruito nel 1852 per ospitare proprio gli alberi di arance del giardino delle Tuileries mentre nel 1921 diventò un annesso del museo di Luxemburg.
Se vi piace l’arte la struttura ha molto da offrire ma i pezzi forti sono le opere d’arte di Claude Monet al quale fu richiesto di donare dei pannelli decorativi al governo francese come monumento per la fine della prima guerra mondiale.
Resto affascinato dalle sue opere e aver la possibilità di osservare da vicino “Le ninfee” che tanto lo hanno reso famoso è un onore.
Dovete sapere che Monet, contribuendo a questa esposizione, voleva creare un luogo destinato alla contemplazione della natura e della quiete lontana dalla frenesia cittadina.
Le sue enormi tele (circa 2×17 metri) sono ospitate in due stanze dalla forma ovale e servono a rendere l’idea di Monet nel realizzare un’opera unitaria.






Usciamo soddisfatti da questa visita e con la voglia di visitare un luogo che tanto mi incuriosiva: le Gallerie Lafayette.
Quale luogo migliore per ricevere un assaggio della moda e dello stile che circonda Parigi.
Aperto nel 1893, è il primo grande magazzino d’Europa e oggi ospita una miriade di negozi delle principali marche di lusso mondiali.
Anche se non avete intenzione di acquistare qualche capo costoso vale la pena fermarsi e perdersi tra i vari scaffali dei negozi open-space.
L’edificio principale è quello che ospita la meravigliosa cupola neo-bizantina costruita nel 1912 e che ancora oggi è il simbolo dei grandi magazzini parigini riflettendo l’equilibrio tra tradizione e modernità.
Dopo aver “scalato” i 7 piani ed esplorato in lungo e in largo i 45.000 metri quadri di questo enorme paese dei balocchi raggiungiamo all’ultimo piano la terrazza panoramica, con cocktail bar annesso, capendo che solo questa vale la visita perchè avrete modo di osservare dall’alto Parigi con la sua Tour Eiffel che svetta lontana.



Dopo un meritato pranzo ci incamminiamo verso un’altra delle zone più iconiche di Parigi, l’Avenue des Champs-Elysees, uno dei più larghi e maestosi viali di Parigi.
Con tutti i suoi negozi di lusso, cinema, ristoranti alla moda e caffè risulta essere una delle strade più famose del mondo e il suo nome deriva dai Campi Elisi della mitologia greca e romana.
In origine erano dei semplici campi ma nel 1616 Maria de Medici decise di farvi costruire un grande percorso alberato che si estendeva dal Louvre fino alla Tuileries.
Con il passare del tempo è stato continuamente ampliato e perfezionato fino a risultare essere quello che vediamo oggi!
Ora parte da Place de la Concorde a est fino a raggiungere Place Charles de Gaulle a ovest ed è proprio qui che troviamo anche il famoso Arco di Trionfo.
Resto letteralmente esterrefatto dalla maestosità e dalle dimensioni di questo monumento che risulta essere uno dei più importanti della città; voluto da Napoleone Bonaparte per celebrare la vittoria della battaglia di Austerlitz.
Volendo è possibile visitarlo per poi raggiungere anche la terrazza superiore posta sopra l’arco concedendovi così una vista elevata di Parigi.

Da qui decidiamo di passare per un altra piazza famosa, stiamo parlando della Piazza Trocadero che da la possibilità di vedere la Tour Eiffel da uno dei punti più iconici di Parigi.
Una volta arrivati constatiamo che forse era meglio raggiungere questo luogo in un orario un pò più tranquillo, se andate nel bel mezzo della giornata quasi sicuramente troverete molti turisti rovinando un pò quell’atmosfera magica desiderata.


Dopo essere stati in mezzo la confusione si necessita assolutamente di un pausa relax, quindi perchè non rilassarsi con una bella camminata attraversando uno dei molti giardini che Parigi ha da offirire?
La nostra scelta ricade sui Giardini di Lussemburgo, un giardino alla francese progettato agli inizi del 600′ per ordine di Maria de Medici per il suo palazzo di campagna che era allora in costruzione fuori dai confini della città.
Camminare in questo giardino è decisamente rilassante e se volete potrete oziare senza alcun disturbo su una delle tante sedie e panche che il comune di Parigi ha disseminato per tutta l’area.
Resterete sorpresi da quanti Parigini si ritrovano a gruppi subito dopo lavoro per stare in compagnia bevendo un aperitivo proprio in questi giardini.
Dopo esserci goduti una tipica crêpes francese ci incamminiamo per il ritorno, passiamo ancora una volta per il Louvre che ancora a quest’ora è “avvolto” dai turisti.
La notte è splendida e passeggiare in questa metropoli la sera tardi calma gli animi.



Giorno 3
E’ domenica mattina presto, e la città è in quel limbo tra la notte e il giorno.
Adoro svegliarmi di prima mattina quanto visito le grandi città, sopratutto la domenica mattina.
Passeggiamo per strada godendoci la freschezza del mattino avviandoci alla metro, ci aspetta circa un oretta di strada per arrivare a Montmartre, il quartieri degli artisti.
Se una persona qualsiasi mi dovesse porgere la classica domanda “Cosa ti è piaciuto di più del tuo soggiorno a Parigi?” risponderei senza alcun dubbio Montmartre di prima mattina.
Appena usciti dalla metro siamo subito catapultati in questo piccolo quartiere a nord di Parigi, da sempre è chiamato il quartiere degli artisti, e fidatevi che il nome è del tutto azzeccato!
Appena arriviamo ci ritroviamo nel bel mezzo di un classico mercatino dell’usato e dopo aver fatto colazione in una patisserie vicina ci incamminiamo tra le fantastiche stradine del quartiere.
Qui tutto è caratteristico e ovunque porgerete lo sguardo vedrete tutti i cliché di Parigi; passeggiando vi imbatterete in pasticcerie, panifici, negozi di fiori e altre piccoli negozi cristallizzati in un era ormai andata.
Dovete sapere che il quartiere tra fine 800’ e inizi 900’ ospitava artisti di ogni genere tra cui Picasso, Suzanne e Renoir.
Dopo aver assorbito tutta la positività e spensieratezza che un luogo del genere sa regalare ci incamminiamo per raggiungere la Basilica del Sacro Cuore situata proprio sulla collina di Montmartre e costruita interamente in marmo bianco verso la fine del 1800.
Per raggiungerla dovrete passare per una scalinata di 300 scalini ma per i meno temerari c’è anche la comoda funicolare che, utilizzando sempre lo stesso biglietto della metro, percorre in parallelo la scalinata e vi porterà fino alla basilica senza alcuna difficoltà.
La vista da sopra la collina è magnifica e avrete modo di osservare tutta Parigi dall’alto, la vera sorpresa avviene comunque visitando la Basilica del Sacro Cuore, l’interno è stupendo e non ne resterete per niente delusi.




Felici di aver visitato questo particolare quartiere di Parigi ci mettiamo in marcia per vedere un’ultimo grande monumento: la Tomba di Napoleone!
Les Invalides è un complesso di edifici nato verso la fine del 1600 per volontà di Luigi XIV e racchiude al suo interno il Museo dell’Esercito più la tomba di Napoleone Bonaparte.
La struttura nasce come casa di cura per invalidi di guerra, a questa è stata aggiunta poi una enorme cupola dorata che scintilla tutt’oggi tra i tetti di Parigi.
Il costo del biglietto si aggira sui 15 euro e con questi avrete la possibilità di visitare sia il museo che la tomba.
La tomba è qualcosa di strepitoso e una volta al suo interno resto basito dalla maestosità dell’architettura e dallo sfarzo delle decorazioni.
Anche qui, come in qualsiasi angolo della città, lo scopo principale è impressionare il visitatore mettendo in primo piano il potere della Francia dell’epoca.
La tomba è suddivisa in vari settori e una volta scesi nella cripta circolare raggiungiamo finalmente la tomba di Napoleone Bonaparte.



Questa consiste in un enorme sarcofago di porfido rosso della Finlandia posto al centro della cripta, da notare anche che vicino ad esso troviamo le tombe dei suoi fratelli Giuseppe e Girolamo.
Esco da Les Invalides del tutto assorto nei miei pensieri, ancora oggi, ogni qualvolta visito monumenti di tale portata, mi chiedo come siano riusciti a costruire edifici con tale complessità architettonica senza la tecnologia moderna di oggi.
Opere di un’era ormai andata perduta in cui ogni progetto era una vera e propria impresa titanica.





Purtroppo le nostre ore a disposizione in città scarseggiano e ormai siamo costretti a incamminarci per il ritorno in aeroporto.
Parigi è proprio come me l’aspettavo: maestosa, romantica ed esagerata.
A mio avviso non la si può nemmeno paragonare ad altre capitali europee e visitarla rappresenta un’esperienza del tutto a sé.
Con solo tre giorni pieni a disposizione siamo riusciti comunque a visitare la maggior parte dei punti iconici e ad assaporare quell’essenza di Parigi che tanto mi incuriosiva.
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